Quattro papà alfa alle ciache bianche
Mettete quattro papà, diversamente amici fra loro, in una meravigliosa spiaggia di Menfi, bandiera blu da quando esistono le bandiere blu (o quasi). Metteteli alle prese con una delle più ardue operazioni che un essere umano può affrontare nella sua vita . Avrete risultati che a confronto le piramidi di Giza sembrano una quisquiglia o una pinzellacchera.
Ombrelloni ficcati nelle ciache.
Per quelli di voi che non lo sapessero in siculo anteguerra si chiama ciaca o giaca un ciottolo di fiume o di mare in questo caso. Vicino Menfi c’è una spiaggia interamente ricoperta da ciache bianche, spiaggia che però ha un mare sabbioso senza pietre.
Un sabato qualsiasi di un’estate qualsiasi i suddetti papà, che d’ora in poi chiameremo eroi, si sono incaponiti per piantare degli ombrelloni fra le ciache e per di più mentre tirava un vento di scirocco non da poco.
Per quelli di voi che non lo sapessero in greco antico si chiama eroe un pirla che, invece di osservare l’ambiente e i propri mezzi, parte in quinta perché egli può controllare la natura di cui è signore e padrone.

Cemento armato alla buona.
Ora la natura dopo averci consentito di stratificare pietre, sabbia, poi di nuovo, pietre e sabbia, poi di nuovo… etc etc ci concede 5 minuti di gloria. In questi cinque minuti il maschio alfa si sente degno discendente dei costruttori del colosseo e della grande muraglia; egli si bea tronfio e orgoglioso della sua quadruplice opera.
Dopo questi cinque minuti inizia a tirare un venticello, neanche troppo forte, che prima costringe ad una ingloriosa ammainata degli ombrelloni e poi ad una loro sradicazione pena il volo tipo Mary Poppins.

Mare, mare mare.
Per fortuna il mare è meraviglioso. Insolitamente non gelido per la zona. Basso con piccole onde dove i vari picciriddi della comitiva, con relativi papà alfa, scialano con gran piacere.
Passano le ore a giocare, nuotare e prendere un po di sole, che però anche se attenuato dal venticello, picchia come un fabbro macedone. La prossima volta invece di piantare ombrelloni penso che scaveremo direttamente una comoda e ampia trincea in ipogeo sotto la spiaggia. Così giusto per dar sfogo alle nostre pazzie.
Fra un gruppo di ombrelloni e l’altro si potrebbe costruire un campo da tennis. La strada per arrivare non è malvagia, giusto gli ultimi metri ci ricordano che alle nostre spalle ci sono quasi solo vigneti. Siamo fra il lido fiori di Menfi e San Marco a Sciacca. Nella zona chiamata Bertolino.
Portate con voi scorte di acqua e viveri perché anche qui non è possibile trovare bar o supermercati se non ritornando al paese più vicino.
